Recentemente la IUCN (Unione Mondiale della Conservazione, www.iucn.org) ha pubblicato una lista delle 50 piante più a rischio nelle isole mediterranee.
I paradisi turistici per eccellenza come Sicilia, Sardegna, Maiorca, Ibiza e Creta, per citarne alcune, rischiano di perdere una delle ricchezze che le rendono così belle e interessanti: la natura.
Per l'Italia si citano nove specie della Sicilia tra le quali l'abete dei Nebrodi, la calendula marittima, la zelkova sicula, la viola di Ucria (Viola ucriana, qui a fianco).
Per la Sardegna cinque specie: l'aquilegia barbaricina e quella nuragica, Lamyropsis microcephala (un cardo esclusivo del Gennargentu), la polygala sinisica (un raro endemismo del Sinis) e il ribes sardo.
Altre due specie italiane sono la Silene vellutata delle Eolie e la Centaurea gymnocarpa, un fiordaliso endemico dell'isola di Capraia (Arcipelago Toscano).
"Il bacino Mediterraneo comprende circa 5.000 isole, con presenze floristiche di eccezionale valore. Circa 25.000 specie di piante da fiore e felci sono native dei paesi che si affacciano sul Mediterraneo, e il 60% di esse sono endemiche, cioé non si trovano altrove", si legge nel documento della IUCN.
Negli ultimi decenni, pero', rileva IUCN l'agricoltura intensiva, lo sviluppo delle infrastrutture, l'urbanizzazione e il turismo di massa hanno dato un duro colpo agli habitat naturali. In piu' crescita delle popolazione, cambiamenti climatici e invasione di piante aliene hanno eliminato molte specie endemiche, e molte sono ad un passo dall'estinzione". Le specie endemiche sono spesso altamente localizzate con un piccolo numero di individui, e cio' le rende estremamente vulnerabili.
Lo studio - che descrive ognuna delle 50 piante con foto e mappe, con le minacce e le azioni urgenti per la conservazione enfatizza la necessita' della conservazione in situ piuttosto che programmi di coltivazione e reintroduzione, difficili e costosi.
E conclude sottolineando come molte piu' specie delle 50 elencate dallo studio hanno bisogno di azioni urgenti per la conservazione.
A realizzare la Top 50 il Gruppo ad hoc sulle piante delle isole del Mediterraneo formato da 30 specialisti e creato nel 1995 con l'obiettivo di valutare e sorvegliare la biodiversita' e i rischi di estinzione per mettere a punto piani di azione di protezione.
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